Quanti di noi, almeno una volta nella vita si sono sentiti presi in giro, per non dire addirittura truffati, da pubblicità che si sono poi rivelate ingannevoli e poco confacenti alla realtà?
Purtroppo per noi consumatori sembra non essere più una novità quella di affidarsi a prodotti che poi, nella realtà di fatti, si rivelano dissimili e poco conformi alle sorprendi promesse pubblicitarie che finiscono puntualmente per rivelarsi, nella maggior parte dei casi, un falso.
Ancor più facile cadere nella trappola quanto si tratta di telefonia mobile o fissa, in cui la prestazione del servizio avviene in via del tutto parziale, in quanto, chissà perché, i gestori coinvolti finiscono sempre con il compiere piccole omissioni rispetto a clausole importanti.
Come nel caso di Telecom Italia che, negli scorsi giorni, si è vista infliggere una multa di ben 80 mila euro dall’Autorità Antitrust che, in seguito a svariate segnalazioni da parte degli utenti, ha giudicato la natura dello spot “Tim Carta Vacanze” inerente al periodo di giugno-luglio 2009, ingannevole e non conforme alla realtà.
La frase contenuta nello spot pubblicitario e finita sotto inchiesta, sembra essere stata “Con Tim Carta Vacanze chiamo e mando sms a solo 1 cent. verso tutti… ma proprio tutti tutti!”, slogan che però si è rivelato essere ben diverso dalla realtà in quanto l’opzione in questione era valida esclusivamente entro il limite massimo di 60 minuti e di 100 SMS, particolare assolutamente non menzionato ma bensì accuratamente sottaciuto dal gestore.
Insomma, un altro caso di bluff uscito allo scoperto grazie alla tenacia dei consumatori che..di essere presi in giro.. proprio non ne hanno voglia.
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